Fra i fireball progenitori di meteoriti triangolati dalla rete Prisma, che nel 2020 e 2023 hanno portato al recupero delle meteoriti Cavezzo e Matera, ne mancava uno insulare. Con l’evento dell’8 ottobre 2023 alle 21:53:30 UT (23:53:30 ora locale), questa lacuna è stata colmata e l’isola fortunata è stata la Sardegna. Vediamo come sono andate le cose e dove si trova la zona in cui cercare la meteorite.
Tutto è iniziato con la ripresa del fireball in oggetto da parte di due camere Prisma, quella del Sardinia Radio Telescope e del Gennargentu. Anche con i dati di due sole camere si può triangolare e ricostruire la dinamica del meteoroide. In base ai risultati dei calcoli fatti dal team di Prisma, il fireball si è reso visibile a 78,3 chilometri di altezza e si è estinto a 28 chilometri. La traiettoria, percorsa con direzione da sud-est verso nord-ovest, era molto inclinata rispetto alla superficie terrestre – ben 77,6° – e i suoi 51,5 chilometri di lunghezza sono stati percorsi in soli 3,6 secondi, che è stata la durata complessiva della fase di fireball.
Quando un piccolo meteoroide entra in atmosfera generando un fireball, quello che conta per ricostruire la dinamica è soprattutto la velocità: all’inizio della traiettoria luminosa il meteoroide si muoveva a 16,5 km/s, tipica di un corpo di origine asteroidale, mentre alla fine la velocità era scesa a 4,2 km/s. In effetti l’orbita eliocentrica, calcolata a partire dalla posizione e dalla velocità del meteoroide prima dell’ingresso in atmosfera, ha il perielio all’altezza dell’orbita di Venere, mentre l’afelio cade appena oltre quella di Marte: si tratta di un’orbita asteroidale di tipo Apollo.
Una quota finale compresa fra 20 e 30 chilometri associata a una velocità finale vicina ai 3 km/s implica la sopravvivenza all’ablazione di una parte del meteoroide originario. In questo caso è stata stimata una massa iniziale di circa 0,5 kg e una finale di 160 ± 60 g, pari a una meteorite del diametro di circa 4-5 cm, un oggetto piccolo che però vale la pena cercare.
Dove può essere la meteorite? Dai calcoli risulta che la posizione del punto iniziale della fase di volo buio, si colloca alle coordinate geografiche Lat. 39,524704° N, Long. 9,381684° E. Questa posizione cade nella periferia del centro abitato di Armungia, paesino di 400 abitanti posto a 65 chilometri da Cagliari.
Per identificare lo strewn field, ossia la zona dove andare alla ricerca della meteorite, bisogna tenere conto della direzione dei venti e della loro velocità al variare della quota rispetto alla superficie terrestre. Per ottenere il profilo atmosferico Prisma si è affidata, come sempre, a Raffaele Salerno del centro Meteo Expert. Il risultato ci dice che lo strewn field è di forma allungata e si trova a circa 1,1 km a nord-ovest del centro di Armungia. La zona è impervia e ricca di boschi, ma grazie all’alta inclinazione della traiettoria, lo strewn field per meteoriti con una massa nel range 50-200 g è lungo solo 800 m e largo ± 200 m, per una superficie totale di 320.000 m².
Vicino ad Armungia si trovano le meteoriti leggere, quelle da 50 g (Lat. 39,5246° N; Long. 9,3683° E), mentre all’estremità opposta si trovano le meteoriti più massicce, quelle da 200 g (Lat. 39,5308° N; Long. 9,3643°).
Se vi capita di passare nei boschi intorno ad Armungia, date un’occhiata al suolo alla ricerca di sassi di colore molto scuro, opachi e di qualche centimetro di diametro: potrebbe essere la meteorite. In questo caso non toccate niente, fate una foto con lo smartphone, prendete nota delle coordinate Gps e inviate il tutto via email al Project Office di Prisma (prisma_po@inaf.it): i nostri esperti vi risponderanno il prima possibile per dirvi se si tratta di una meteorite e come raccoglierla nel modo più corretto. In alternativa, potete chiamare direttamente il Coordinatore Nazionale di Prisma, Daniele Gardiol dell’Inaf Osservatorio di Astrofisica di Torino al numero 349 197 7591. Buona ricerca!