A quattrocento anni dalla pubblicazione de Il Saggiatore di Galileo, padre del metodo scientifico, come si è evoluto il mondo della scienza? Chi sono i protagonisti della ricerca oggi? Ce lo racconta il regista Carlo Borean nel documentario Galileo (R)evolution – Il Cammino della Scienza, in anteprima a Firenze il prossimo 5 novembre, alle 11, al cinema La Compagnia (ingresso gratuito).
Galileo (R)evolution si muove narrativamente tra l’osservazione delle vite dei ricercatori, l’animazione della vita di Galileo, gli archivi, le interviste – a scienziati e scienziate, e a storici della scienza – con l’intento di parlare dell’attualità e dell’importanza della ricerca scientifica, oggi come ieri, in Italia e nel mondo, a partire dalla vita di Galileo. Chi fosse lo scienziato Galileo Galilei e come stiano oggi i suoi eredi, Galileo (R)evolution ce lo racconta in un parallelismo tra la vita del genio e la sua eredità, riflessa nelle imprese di giovani ricercatori e scienziati contemporanei. Il documentario ripercorre il cammino della scienza in un dialogo tra lo spazio e il tempo, tra la vita di Galileo e quella delle nuove generazioni di scienziati che, oggi come ieri tra sfide e successi, dedicano una vita a servizio del progresso della conoscenza.
Hanno preso parte al documentario volti noti come la scienziata Antonella Viola, la giornalista scientifica Silvia Bencivelli e l’astronauta Samantha Cristoforetti, e anche due ricercatori dell’Inaf di Arcetri, Giovanni Morlino e Germano Sacco, che hanno contribuito a raccontare il mestiere dell’astrofisico contemporaneo.
«Non so se traspaia fino in fondo, ma tra le difficoltà varie della ricerca moderna, il nostro rimane un mestiere profondamente avvincente, una sfida continua che ci mette ogni giorno alla prova, e una prova divertente è stata anche partecipare a questo documentario», dice Giovanni Morlino.
«Galileo (R)evolution racconta la storia del grande scienziato in maniera diversa dal solito, mettendo in evidenza il suo ruolo di comunicatore e di ispiratore delle nuove generazioni», aggiunge Germano Sacco. «Farne parte è stata un’esperienza nuova e divertente e spero che possa incoraggiare i ragazzi e le ragazze che lo guardano a intraprendere la nostra professione».
Il film è stato realizzato da Berta Film e Kahuna Film in collaborazione con il Museo Galilei di Firenze e grazie al supporto di vari enti di ricerca, tra cui l’Istituto nazionale di astrofisica.
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