319 Leona è un asteroide della fascia principale e appartiene alla famiglia di asteroidi Cibele. Ha un diametro medio di circa 68,16 km. La magnitudine apparente oltre la 14, praticamente invisibile se non con grandi telescopi, e la distanza attualmente 410 milioni di km dal Sole. Betelgeuse è la stella principale della costellazione di Orione, la spalla del grande cacciatore, la seconda in luminosità della costellazione dietro a Rigel, il ginocchio. È una supergigante rossa con un diametro di circa 750 volte il diametro del nostro Sole ed è situata a circa 500 anni luce da noi.
La traiettoria dell’asteroide 319 Leona è tale per cui il giorno 12 dicembre passerà esattamente di fronte alla linea di vista di Betelgeuse, occultandola o, meglio, eclissandola come la Luna con la nostra stella. Occultazioni di questo tipo accadono frequentemente ma con stelle deboli. Con stelle visibili a occhio nudo sono molto rare e praticamente uniche, se le stelle sono delle icone come Betelgeuse. La supergigante rossa, quindi, si affievolirà fino a sparire quasi per magia per qualche secondo intorno alle 2 e 13 della mattina del 12 dicembre, ora locale.
Purtroppo, l’occultazione non è visibile ovunque ma da una zona ristretta. Per quanto riguarda il territorio italiano, essa è visibile da alcune zone della Puglia, della Calabria e della Sardegna. La zona di osservabilità può essere leggermente diversa e anche il tempo esatto di inizio a causa delle incertezze sulle orbite e sulla forma dell’asteroide. È possibile reperire le informazioni dettagliate, anche della zona di osservabilità dell’occultazione, al seguente sito: astrocampania.it.
Rammentiamo che, soprattutto per le località ai confini della zona di osservabilità, c’è un’incertezza sulla previsione dovuta all’incertezza sulla conoscenza della forma dell’asteroide. Il consiglio è quindi di spostarsi a ridosso della zona centrale. Proprio lo studio dettagliato delle occultazioni permette di aumentare la conoscenza della forma e dimensione degli asteroidi.
Siamo in dicembre e la Luna lo sa bene, visto che il 2 fa visita all’ammasso M44 o del Presepe, nella costellazione del Cancro. Sebbene il massimo avvicinamento sarà alle prime ore del 2, L’evento è visibile già dalla sera del 1° dopo le 22, con la Luna che si avvicinerà lentamente sempre di più a contemplare il presepe celeste.
Nel giorno di Natale la cometa 62P/Tsuchinshan si troverà nel punto più vicino al Sole, alla distanza di 1.27 unità astronomiche. Anche se le comete sono imprevedibili, sarà comunque purtroppo invisibile a occhio nudo.
Questo è anche il mese dello sciame meteorico delle Geminidi. Sciame piuttosto intenso, quest’anno la sua osservazione può essere favorevole perché non disturbata dalla Luna. Per cui, ben coperti e testa in alto nelle notti intorno al 14 dicembre, giorno del picco meteorico. Abituatevi ad alzare spesso lo sguardo verso il cielo già dai primi giorni del mese: aumenterete di molto la probabilità di vedere qualche stella cadente.
Anche in questo mese i pianeti più luminosi sono ancora ben visibili. Giove è ancora ben osservabile per tutto il mese. A inizio mese, transiterà al meridiano verso le 22 brillando con una magnitudine di -2,7 e a fine mese transiterà verso le 20 con una magnitudine di circa -2,5. Il 21 e il 22 sarà prospetticamente vicino alla Luna appena dopo il primo quarto.
Venere è ancora l’astro più dominante del mattino, sorgendo circa 4 ore prima del Sole. Cercatelo a partire dalle 5 del mattino in direzione est sud-est. Il 9 dicembre, aspettando l’alba, si avrà una bella possibilità di vederlo insieme a una splendida falce sottile di Luna.
Mercurio è sempre difficile da osservare, perché non si discosta angolarmente mai dal Sole. Tuttavia il giorno 9 sarà alla massima altezza sull’orizzonte ovest, mentre il giorno 14 sarà anche lui vicino alla Luna. Tutto molto complicato da osservare, compresa la Luna, che a un giorno dalla luna nuova sarà un’impercettibile falce. Cercate la sottilissima Luna bassa sull’orizzonte sud-ovest, appena dopo il tramonto del Sole.
Dicembre è il mese perfetto per osservare il cielo stellato, perché ci sono le costellazioni più appariscenti e belle, e le ore di buio sono tante. Il 22 è il solstizio di inverno, ed è il giorno più corto dell’anno: il Sole culmina alla declinazione più bassa nella costellazione del Sagittario.
Ecco qui alcune idee per una serata all’insegna del cielo stellato: dominano verso sud ancora le costellazioni di Pegaso e Andromeda, galassia di Andromeda M31, ben visibile anche a occhio nudo o, meglio, con un binocolo. Un’osservazione alle Pleiadi è sempre uno spettacolo. In particolare il 23 sera e la vigilia di Natale la Luna sarà nei pressi, rischiarando questa zona di cielo ma creando un bel contrasto tra il nostro satellite e l’ammasso aperto. A far compagnia alle Pleiadi è sempre ben visibile la costellazione del Toro, con l’occhio rosso Aldebaran e la tipica forma a V della testa dell’animale. Vicino a una delle sue corna c’è M1, il più noto resto di supernova, chiamata nebulosa Granchio, e sede della pulsar più studiata al mondo.
Al passare delle ore prende sempre più visibilità la costellazione di Orione, che con la sua bellezza e maestosità risplende nel cielo invernale. Con un binocolo, ma anche a occhio nudo, è facile riconoscere la grande nebulosa di Orione al centro della spada del cacciatore. Al telescopio è splendida, ed è l’oggetto di profondo cielo più facile da osservare e più osservato.
E per finire, verso nord, la W della costellazione di Cassiopea è ben identificabile così pure, verso lo zenith, la costellazione di Perseo.
Buon cielo stellato, buone festività e se proprio non riuscite a essere nelle zone giuste per osservare la magia della sparizione di una stella come Betelgeuse, non preoccupatevi: l’importante è continuare ad avere magnifici desideri per il 2024!
Guarda su MediaInaf Tv la videoguida al cielo di dicembre a cura di Fabrizio Villa: