DOVREBBE TORNARE OPERATIVO IN APRILE

Il satellite Swift è in safe mode

Il 15 marzo, l'osservatorio Swift della Nasa è entrato in modalità di sicurezza, sospendendo temporaneamente le operazioni scientifiche a causa del deterioramento delle prestazioni di uno dei suoi tre giroscopi, che servono a mantenere il puntamento nel cielo per effettuare le osservazioni. Per risolvere il problema, il team sta lavorando a una modifica del software di bordo. Con un commento di Sergio Campana dell'Inaf

     20/03/2024

Da alcuni giorni il satellite della Nasa Swift è entrato in safe mode, una modalità di emergenza nella quale i satelliti si rifugiano quando qualcosa non funziona a dovere, rimanendo in attesa che da terra qualcuno capisca il problema e lo risolva. L’osservatorio ha quindi sospeso tutte le attività scientifiche e si limita a sopravvivere, con i pannelli solari orientati in direzione del Sole, in modo da avere sempre il massimo della potenza garantita, e l’antenna verso terra.

 

In questo caso, occorre precisarlo, non si tratta di una vera sorpresa, né c’è da indagare sulla causa che ha innescato il safe mode. Il guasto era nell’aria: uno dei tre giroscopi del satellite ha smesso di funzionare, e occorre effettuare un aggiornamento del software di bordo per insegnare a Swift a cavarsela usando solamente i due giroscopi rimanenti.

«Era ormai qualche mese che il nostro Swift aveva problemi di puntamento. Questo era dovuto all’aumento nel rumore di fondo in uno dei tre giroscopi a bordo del satellite», spiega a Media Inaf Sergio Campana, ricercatore all’Inaf di Milano (Brera) e responsabile della calibrazione del telescopio Xrt a bordo del satellite. «I giroscopi hanno infatti la funzione di mantenere l’orientamento del satellite rispetto alle stelle fisse, e quindi stabilizzare il puntamento di una sorgente. «Quindi, c’erano state delle avvisaglie. Fin dalla sua progettazione più di vent’anni fa, comunque, il satellite aveva contemplato la possibilità che uno dei giroscopi potesse avere dei problemi. Una soluzione adottata anche in seguito all’esperienza del telescopio spaziale Hubble. Swift può quindi funzionare in modo pressoché identico anche con due giroscopi attivi. Abbiamo deciso di fermare le osservazioni in modo da caricare sul computer di bordo e testare il nuovo software per far funzionare il satellite con due giroscopi attivi ed essere pronti per lo studio delle onde gravitazionali».

Lanciato nel 2004, Swift osserva l’universo ad alta energia da quasi 20 anni. Swift ospita tre telescopi a più lunghezze d’onda che raccolgono dati nella luce visibile, ultravioletta, dei raggi X e dei raggi gamma. È famoso per le sue osservazioni sui gamma-ray burst, le esplosioni più potenti dell’universo.

«Il 3 aprile prossimo partirà il nuovo run osservativo degli interferometri gravitazionali (il cosiddetto O4b) a cui Swift darà un contributo unico», continua Campana, «cercando in tempo reale la controparte elettromagnetica nei raggi X e nella banda più blu dello spettro ottico».