Con giugno inizia l’estate astronomica. Esattamente con il solstizio d’estate, il 20 del mese, quando le ore di luce saranno massime e quelle di buio minime. In questo giorno il Sole sorgerà intorno alle 5 e mezza e tramonterà addirittura poco dopo le 9 di sera. Si avranno così a disposizione poche ore da dedicare al cielo notturno; per l’osservazione di oggetti di profondo cielo occorrerà aspettare la notte inoltrata.
Ed è proprio nella prima decina di giorni, quando la Luna non rischiara il cielo, che si potrebbe andare alla ricerca di una categoria di oggetti particolari: gli ammassi globulari. In questo mese, solo per limitarsi ai più brillanti catalogati da Messier, se ne vedono ben ventisette sopra l’orizzonte.
Gli ammassi globulari sono tra gli oggetti più affascinati da osservare anche con telescopi modesti. Sono ammassi di stelle di forma sferica, molto compatti, formati da circa 100-1000 milioni di stelle. Circondano le galassie, distribuiti in una nuvola pressoché sferica – solo intorno alla nostra galassia se ne contano circa 150 – e sono formati da stelle vecchie. Addirittura, la loro età è simile all’età dell’universo e sono oggetti tutt’altro che conosciuti. Il loro studio può far luce su molte delle problematiche attuali sulla conoscenza del nostro universo. In cielo sono concentrati intorno alle costellazioni del Sagittario, dell’Ofiuco e dello Scorpione e perciò ben visibili durante l’estate. Ma già da questo mese possiamo godere della loro presenza osservandoli al telescopio o in alcuni casi (come M13, nella costellazione di Ercole) anche solo con un binocolo.
In questo periodo ci si può concentrare a osservare gli ammassi a declinazioni più alte, come nel caso di M13 – facile, bello e risolvibile in stelle con un telescopio di 20 cm di diametro, mostrando al meglio la sua forma sferica – M92 sempre in Ercole, e M3 nei Cani da Caccia. Già da questo mese saranno ben posizionati in cielo per l’osservazione anche M12, M10 e M62.
Dando uno sguardo alle principali costellazioni, verso Sud e bassa sull’orizzonte è ben visibile la costellazione dello Scorpione con la stella rossa Antares e a sinistra il Sagittario con l’asterismo tipico a forma di teiera. Alzando lo sguardo verso lo zenith saranno ben riconoscibili l’Oficuo, la Corona Boreale ed Ercole. Verso Sud-Ovest il Boote e la Vergine più bassa sull’orizzonte. Invece verso Sud-Est sarà ben visibile il triangolo estivo formato dalle stelle Altair, Deneb e Vega con le corrispettive costellazioni dell’Aquila, del Cigno e della Lira. A Nord e ben alta in cielo, ma poco riconoscibile, volteggia la costellazione del Drago, situata tra il Cigno e l’Orsa Maggiore. E infine Cassiopea, sempre a Nord ma bassa sull’orizzonte.
Tra i pianeti principali, Marte si può timidamente osservare poco prima delle luci dell’alba. È rintracciabile dopo le quattro del mattino e prima del sorgere del Sole, a Est. La sua visibilità aumenterà con il passare dei giorni del mese. Giove sarà visibile soltanto a partire dalla fine del mese, basso sull’orizzonte verso Nord-Est, sempre prima del sorgere del Sole. Saturno invece sarà più visibile in cielo, sorgendo a Est dopo l’una di notte. Purtroppo per chi ha un telescopio, i suoi anelli saranno poco appariscenti perché appariranno quasi di taglio. Ma osservarlo sarà sempre un bellissimo spettacolo.
Guarda su MediaInaf Tv la videoguida al cielo del mese a cura di Fabrizio Villa: