OLTRE DUEMILA PRESENTAZIONI SUDDIVISE IN SEI SIMPOSI

Astronomia, fino a Ferragosto è l’ora dell’Africa

Si è aperta oggi a Città del Capo la 32esima Assemblea generale dell’Unione astronomica internazionale, la prima nei 105 anni di storia dell’Unione a svolgersi nel continente africano. Riunirà fino al 15 agosto oltre duemila astronomi professionisti provenienti da 82 paesi. Circa 70 gli italiani, una cinquantina dei quali dell’Istituto nazionale di astrofisica, presente con un suo stand

     06/08/2024

Da sinistra: Charles Takalana (capo della segreteria della Società astronomica africana), Debra Elmegreen (presidente Iau), Piero Benvenuti (segretario generale Iau) e Kevin Govender (chair dell’Assemblea generale). Crediti: Iau/Bradley Urion

Da oggi, martedì 6, fino al 15 agosto oltre duemila astronomi professionisti provenienti da 82 paesi – circa 70 gli italiani, una cinquantina dei quali dell’Istituto nazionale di astrofisica  – si riuniscono a Città del Capo, in Sudafrica, per l’Assemblea generale della Iau, l’Unione astronomica internazionale. È la prima volta, nei 105 anni di storia della Iau, che l’Assemblea generale si tiene nel continente africano. L’edizione successiva, quella del 2027, si svolgerà invece qui in Italia, a Roma.

Durante i dieci giorni dell’Assemblea i partecipanti potranno condividere il loro lavoro in diversi ambiti, confrontandosi su temi d’attualità come il modo in cui la storia dell’universo sta venendo riscritta grazie alle immagini del telescopio spaziale James Webb, i nuovi metodi per scoprire pianeti al di fuori del Sistema solare, gli sforzi necessari per proteggere i cieli bui dall’inquinamento luminoso e il ruolo dell’astronomia nello sviluppo globale.

«Il mondo intero si riunisce a Città del Capo per le prossime due settimane, di persona o virtualmente, per la 32esima Assemblea generale della Iau, la prima nel continente africano nei nostri 105 anni di storia», ricorda Debra Elmegreen, presidente della Iau. «Siamo entusiasti di celebrare la ricca storia dell’astronomia in Africa presentando le nostre ricerche, avviando nuove collaborazioni, facendo rete, condividendo l’astronomia con il pubblico ed esplorando le bellezze locali».

Oggi il Sudafrica ospita diversi osservatori di livello mondiale, tra cui il Southern African Large Telescope (Salt), che con il suo specchio primario da 10 metri è il più grande telescopio ottico singolo dell’emisfero australe. Inoltre, l’array a media radiofrequenza (Ska-Mid) dello Square Kilometre Array Observatory (Skao), attualmente in costruzione in Sudafrica, diventerà una volta completato il telescopio a media radiofrequenza più potente al mondo.

Lo stand Inaf in allestimenti alla General Assembly della Iau, a Cape Town. Crediti: C. Badia/Inaf

Il programma scientifico prevede oltre duemila presentazioni suddivise in sei simposi, dodici focus meetings e altre sessioni dedicate organizzate da divisioni, uffici, commissioni e gruppi di lavoro della Iau. Per due settimane la conferenza offrirà ai ricercatori una piattaforma stimolante per lo scambio di conoscenze, la creazione di nuove collaborazioni e il progresso della nostra comprensione dell’universo.

L’incontro metterà anche in evidenza gli obiettivi del piano strategico della Iau e il modo in cui sta realizzando la sua missione di promuovere e salvaguardare l’astronomia in tutti i suoi aspetti. In particolare, la conferenza illustrerà le attività delle divisioni e degli uffici scientifici della Iau per lo sviluppo, la divulgazione, l’istruzione e il sostegno ai giovani astronomi. Un altro punto all’ordine del giorno sarà il Centro Iau per la protezione del cielo buio e silenzioso dalle interferenze delle costellazioni satellitari (Cps).

L’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) è presente con un suo stand, dal quale a partire da oggi arriveranno sui nostri canali social – in particolare su X e su Instagram – aggiornamenti e interviste con gli astronomi presenti sul posto.

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