Ricordate il doppio fly-by gravitazionale eseguito dalla sonda Juice dell’Esa lo scorso 19 e 20 agosto? Ne potete vedere rappresentata una piccola fase nell’infografica qui a fianco. Qui, il Jupiter Icy Moons Explorer (questo il nome per esteso di Juice) sta attraversando le fasce di Van Allen, zone di particelle cariche che circondano il nostro pianeta. Sono due: la fascia interna è piena di protoni energetici, mentre quella esterna è piena di elettroni energetici. La regione tra le due, invece, è per lo più vuota.
Se aprite l’immagine originale vi troverete uno slider: spostandolo a destra vi mostrerà la fascia bianca più interna corrispondente alla zona in cui si trovano i protoni, e che Juice ha incontrato lungo la propria traiettoria una sola volta, spostandolo a sinistra invece mostrerà la fascia bianca più esterna in cui si trovano gli elettroni. I cerchi bianchi concentrici indicano la distanza dalla Terra del veicolo spaziale, che nel tempo si muove (rispetto all’immagine) da sinistra verso destra. Spostandosi, dunque, Juice ha attraversato la regione degli elettroni due volte, indicate con i due picchi gialli nell’immagine in alto qui a fianco, e i protoni una volta soltanto, in corrispondenza del picco disegnato con punti blu nell’immagine in basso.
Ora che abbiamo capito come leggere l’immagine, qual è il punto? Si ritiene che gli alti livelli di radiazioni nelle fasce di Van Allen le rendano molto pericolose per l’elettronica e per l’uomo, ma non sono nulla in confronto alle fasce di radiazioni di Giove – l’obbiettivo finale del viaggio di Juice. Su Giove, gli elettroni estremamente energetici possono attraversare anche le schermature molto più spesse, e nel tempo potrebbero quindi danneggiare gli strumenti scientifici di Juice.
Juice è equipaggiato con uno strumento di monitoraggio delle radiazioni chiamato Radem per misurare continuamente l’esposizione del veicolo spaziale alle particelle ad alta energia. Lo strumento fa parte di un piano a lungo termine per comprendere meglio le radiazioni in tutto il Sistema solare e integra un altro strumento, il Plasma Environment Package: un insieme di sensori progettati per misurare le particelle cariche intorno a Giove e alle sue lune ghiacciate.
Il volo di Juice attraverso le fasce di Van Allen è stato quindi il primo grande test di Radem nello spazio. Test stato superato a pieni voti, fa sapere l’Esa, in quanto lo strumento è riuscito a misurare con successo gli elettroni nella fascia esterna, poi i protoni nella fascia interna e infine di nuovo gli elettroni mentre si allontanava dalla Terra. I punti blu e gialli nelle immagini, infatti, non sono casuali, ma indicano l’intensità degli elettroni e dei protoni misurati da Juice; in entrambi i casi l’intensità raggiunge un picco quando Juice attraversa la parte più densa della fascia. Non resta che attendere il confronto con Giove.