DAL 24 OTTOBRE AL 3 NOVEMBRE

Giochi e sfide astronomiche sbarcano a Genova

Dall’esplorazione dei raggi gamma alla creazione di una stella, l’Inaf porta al Festival della scienza di Genova un programma ricco di proposte per coinvolgere il pubblico in un viaggio affascinante attraverso i misteri dell’universo. Un’occasione per scoprire le ultime frontiere della ricerca astrofisica e vivere la scienza in prima persona

     23/10/2024

La grafica ufficiale della 22esima edizione del Festival. Crediti: Festival della Scienza

Laboratori interattivi, spettacoli teatrali, conferenze e giochi anni ‘90: dal 24 ottobre al 3 novembre a Genova, raggi gamma, onde gravitazionali, stelle, pixel, buchi neri, e tante altre affascinanti curiosità scientifiche e astronomiche, saranno protagonisti degli eventi promossi dall’Istituto nazionale di astrofisica alla 22esima edizione del Festival della scienza. Parola chiave “sfide”, per trasformare di nuovo la città di Genova nel cuore pulsante della divulgazione scientifica.

Il tema di quest’anno invita a riflettere sulle grandi domande scientifiche e le difficoltà da affrontare per svelare i misteri del cosmo. Grazie agli appuntamenti proposti dall’Inaf il Festival diventa un’occasione imperdibile per mettere in luce le sfide e le scoperte dell’astrofisica moderna. 

Tra gli eventi di punta di quest’anno  vi segnaliamo i laboratori di astronomia proposti da Inaf per tutte le due settimane della kermesse. Con “A caccia di fotoni gamma: Gli eventi più violenti dell’universo, il pubblico può viaggiare nel deserto di Atacama, in Cile, e alle Isole Canarie, dove è in costruzione il Cherenkov Telescope Array Observatory (Ctao), un imponente insieme di oltre 60 telescopi progettati per studiare i raggi gamma, particelle di altissima energia prodotte dalle esplosioni cosmiche più potenti.

Il laboratorio sui raggi gamma e il Cherenkov Telescope Array Observatory propone viaggi nella realtà virtuale. Crediti: Inaf

Questo laboratorio interattivo, arricchito dalla realtà virtuale, permette ai visitatori di esplorare da vicino le sorgenti celesti che emettono fotoni gamma, “toccando con mano” modelli delle sorgenti cosmiche e partecipando a un gioco scientifico che riproduce il lavoro dei ricercatori: identificare la fonte cosmica responsabile dell’emissione dei raggi gamma. Il laboratorio, a cura di Indaco – Inaf per la divulgazione di Astri e Cta Observatory, include anche l’affascinante esperienza del planetario gonfiabile, per poter osservare la volta celeste comodamente seduti a terra.

E ora, vi ricordate il pulcino virtuale del tamagotchi? Negli anni ’90 era una vera e propria mania… bene, togliete il pulcino, e metteteci protostelle, supernove e buchi neri. A Palazzo Ducale, sempre dal 24 ottobre al 3 novembre, il laboratorio “Astro-Tamagotchi”, ideato dal gruppo Play Inaf, invita bambini e adulti a partecipare a un’avventura cosmica dove è possibile assistere alla nascita e alla crescita di una stella, partendo da una nube di gas e polvere interstellare. I partecipanti devono prendersi cura della “stella neonata”, guidandola attraverso le diverse fasi della sua evoluzione. Ogni fase di crescita è un’occasione per imparare divertendosi, in un contesto immersivo che unisce gioco e scienza, grazie al coding e alla realtà virtuale.

Anche “Pixel – Picture (of) the Universe è un laboratorio declinato come un gioco educativo, che esplora il concetto di risoluzione delle immagini astronomiche e che spiega come le immagini a bassa o alta risoluzione possono influenzare la nostra comprensione dell’universo. Allestito a Palazzo del Principe, e curato da Inaf in collaborazione con il Game Science Research Center, il laboratorio è un’occasione unica per sperimentare il processo di indagine scientifica e comprendere l’importanza del dettaglio nelle immagini celesti.

La grafica in stile “steam punk” del laboratorio “Astro Tamagotchi” ideato dal gruppo Play Inaf. Crediti: Daniela Paoletti/Inaf

Per una serata diversa, magari tra stelle e musica, vi consigliamo lo spettacolo-conferenza “Donne in ascolto del cosmo: La rivoluzione multimessaggera in voci e musica, previsto per il 26 ottobre alle 21.00 a Palazzo Ducale. Silvia Piranomonte dell’Inaf, e Pia Astone dell’Infn, tra le scienziate protagoniste della scoperta delle onde gravitazionali, saranno al centro della narrazione, accompagnata da immagini spettacolari dell’universo e dalla musica – una musica creata “sonificando” dati reali. Un’esperienza imperdibile unire scienza e arte. L’evento è stato ideato in collaborazione con Ego, lo European Gravitational Observatory, e l’Istituto nazionale di fisica nucleare.

 Andrà invece scena il 30 ottobre al Teatro della Tosse “Crazy Space. Viaggio improvvisato nello spazio spettacolo” con Debora Fedrigucci, Carlo FeliciAlessio Granato, Francesca Panessa (dell’Inaf) e Tiziano Storti: uno spettacolo che unisce divulgazione scientifica e improvvisazione teatrale. A bordo di un’astronave, una troupe guidata dalla “Capitana” esplorerà il Sistema solare e la Via Lattea, arrivando fino a un misterioso pianeta extrasolare. Il viaggio è imprevedibile e interattivo: ogni tappa prevede un gioco d’improvvisazione in cui il pubblico è direttamente coinvolto, diventando parte della narrazione.

Se non siete ancora sazi di scienza, cosmo e missioni spaziali, vi proponiamo l’intero calendario di eventi e appuntamenti a tema astronomico nella sezione EduInaf dedicata al Festival. 

Insomma, che si tratti di esplorare l’universo attraverso la realtà virtuale, coccolare una stella o ascoltare le voci dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatrici, l’esperienza offerta è un invito a guardare il cielo con occhi nuovi.

Per saperne di più: