È uno spettacolare panorama a 360 gradi. A scattarlo, il 2 novembre 2024, il 4352esimo giorno marziano (o sol) della missione, è stato il rover Curiosity della Nasa. L’immagine, che potete ammirare qui in basso, è stata ottenuta dalla Mastcam a bordo del rover e documenta dettagliatamente il paesaggio marziano di Gediz Vallis, incluse quelle che sembrerebbero essere le tracce di un antico fiume e altre caratteristiche geologiche uniche.
Situato ai piedi del Monte Sharp, il canale Gediz Vallis rappresenta una delle regioni più enigmatiche di Marte. La sua formazione rimane ancora oggi un mistero per i ricercatori, così come restano avvolti nel mistero i processi che hanno portato alla formazione di varie caratteristiche all’interno del canale, tra cui il cumulo di detriti soprannominato “Pinnacle Ridge” e il vasto campo di pietre di zolfo, entrambi visibili nel nuovo panorama a 360 gradi.
Il campo di pietre di zolfo in quest’area è stato scoperto dal rover la scorsa estate. Le analisi delle pietre, condotte dagli strumenti scientifici a bordo del rover, hanno rivelato la presenza di zolfo elementare, o puro: qualcosa che nessuna missione aveva mai individuato prima su Marte.
Sulla terra, lo zolfo è generalmente associato a vulcani e sorgenti termali, ma sul Monte Sharp non ci sono prove che facciano pensare a una di queste cause. Lo zolfo individuato da Curiosity non è acido solfidrico, dunque non ha il classico odore di uova marce. Si tratta piuttosto di zolfo elementare, una sostanza inodore che si forma solo in una ristretta gamma di condizioni che gli scienziati non hanno mai associato alla storia di questo luogo.
«Abbiamo osservato il campo di zolfo da ogni angolazione e abbiamo cercato qualsiasi cosa che, mescolata allo zolfo, potesse darci indizi su come esso si sia formato. Abbiamo raccolto moltissimi dati e ora abbiamo un divertente rompicapo da risolvere», dice Ashwin Vasavada, ricercatore al Jet Propulsion Laboratory della Nasa e project scientist di Curiosity.
Dopo aver completato il tour del canale Gediz Vallis, Curiosity si sta ora dirigendo verso la sua prossima destinazione, una struttura geologica conosciuta con il nome di boxwork . Questa struttura, la cui forma ricorda quella di una ragnatela, si estende per circa 10-20 chilometri sulla superficie di Marte. I ricercatori ritengono che si sia formata quando i minerali trasportati dall’acqua, un tempo presente su Marte, si sono depositati nelle fratture delle rocce, l’erosione delle quali ha prodotto la forma a ragnatela tipica di questa formazione.
Le boxwork sono strutture presenti anche sulla terra. A differenza di quest’ultime, tuttavia, quelle di Marte si distinguono non solo per la loro vasta estensione, ma anche perché si sono formate durante l’ultima fase della transizione del pianeta verso un clima arido, quando l’acqua stava ormai scomparendo.
Curiosity, che da quando è atterrato su Marte (nel 2012) ad oggi ha percorso circa 33 chilometri, sta ora documentando gli ultimi dettagli del canale Gediz Vallis, prima di abbandonarlo definitivamente e intraprendere il suo viaggio verso la boxwork, un percorso che durerà mesi e che potrebbe offrire nuove rivelazioni sulla storia geologica e climatica del Pianeta rosso.
Guarda il video immersivo sul canale YouTube del Jet Propulsion Laboratory della Nasa: