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Sara Lucatello protagonista di “The Women Era”

Intervista a Sara Lucatello, astrofisica dell’Inaf di Padova e prima protagonista di The Women Era, un viaggio in cinque tappe in cui due conduttrici, una content creator e un’antropologa, vanno alla scoperta di donne di spicco nel nostro paese, che ne stanno guidando le sorti da un punto di vista culturale, imprenditoriale o sociale. La serie è disponibile su Prime Video

     11/12/2024

È Sara Lucatello la donna scelta per aprire la nuova serie The Women Era, prodotta e realizzata da Freeda e disponibile su Prime Video. Un viaggio per l’Italia in cui due conduttrici, Lucrezia Milillo, antropologa e dottoranda all’università St. Andrews, e Diletta Begali, content creator, globetrotter e attrice, incontrano cinque donne che stanno “guidando la storia del nostro paese”, nei settori più disparati: incontreranno una paracadutista e stuntwoman di fama internazionale, un’imprenditrice nel settore tessile della seta, la prima comandante donna di barche da diporto, una giovane guida parco, e un’astrofisica. Noi di Media Inaf abbiamo quindi guardato la serie, e abbiamo raggiunto Sara Lucatello, ricercatrice dell’Inaf di Padova e prima presidente donna della European Astronomical Society (Eas), per saperne di più.

Sara, com’è nata questa occasione? Come sei stata contattata?

«Il primo contatto è stato via email, nei primi mesi del 2024, dall’agenzia di produzione, Freeda. Sono seguiti un paio di colloqui telefonici conoscitivi, durante i quali ho parlato con gli autori, che poi hanno scelto le donne che sono state protagoniste della serie».

A sinistra, la cover di “Il soffitto di cristallo”, primo episodio della serie “The Women Era”. A destra, Sara Lucatello, astronoma dell’Inaf di Padova, presidente della European Astronomical Society (crediti per la foto: Riccardo Bonuccelli/Inaf)

E poi com’è andata? Come sono state le giornate di ripresa?

«È stata un’esperienza interessante, diversa da come me l’aspettavo. Le giornate di riprese sono state due in primavera inoltrata, una a Padova e una ad Asiago (dove si trovano alcuni telescopi dell’Inaf, ndr), entrambe a tempo pieno. In video nella puntata mi si vede per meno di 15 minuti, ma le riprese effettive sono state di almeno 10 ore, più preparazioni, spostamenti, foto e molte, molte attese. Nel senso che Diletta, Lucrezia, io e una parte dello staff attendevamo mentre i cameramen e i tecnici del suono effettuavano riprese di background».

Cosa significa per te essere stata scelta fra le cinque donne che guidano la storia del nostro paese? In cosa senti di poter dare l’esempio?

«Sono parole lusinghiere, ma certamente eccessive. Quello che mi auguro, nel mio piccolo, è di poter essere un esempio positivo, soprattutto per le giovani donne, per perseguire le loro aspirazioni con determinazione».

Hai guardato la puntata quando è uscita? Ti è piaciuta?

«Sicuramente la produzione ha fatto un ottimo lavoro!»

Cosa ne pensi in generale di questo progetto? Chi sarebbe importante che lo vedesse, a tuo avviso?

«È interessante e realizzato da professionisti di ottimo livello. Si propone di veicolare un messaggio importante, anche se ovviamente in tempi così ristretti è difficile approfondire i contenuti. La disponibilità su una delle piattaforme più importanti lo rende accessibile al pubblico generalista e anche ai più giovani, che tendono a preferire l’on-demand rispetto alla televisione. Spero che proprio loro lo guardino, e magari possano anche trarne uno spunto per riflettere sul ruolo della donna nella società’ ed in generale sulle tematiche di genere».


Guarda il trailer di “The Women Era” sul canale YouTube di Freeda: