Il programma europeo Iris2 (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite), pensato per fornire connettività sicura dell’Unione europea, è partito.
La Commissione europea ha affidato la progettazione, realizzazione e gestione della nuova costellazione satellitare a SpaceRise, un consorzio composto da tre operatori satellitari (Eutelsat, Hispasat e Ses) insieme a partner industriali (Airbus, Thales, Telespazio, Ohb, Deutsche Telekom e Orange).
L’iter era iniziato nel marzo 2023, quando, vista l’importanza strategica della connettività spaziale, la Commissione Europea aveva approvato il programma Iris2 allo scopo di dotare l’Europa di un’infrastruttura di comunicazione sicura, resiliente e autonoma. La costellazione sarà formata da circa trecento satelliti posizionati su orbite basse e medie, una soluzione che permette di fornire servizi di comunicazione a bassa latenza con prestazioni paragonabili a quelle delle reti terrestri utilizzando meno satelliti rispetto alle megacostellazioni, che consistono in molte migliaia di satelliti tutti nello stesso guscio orbitale.
A valle dell’approvazione del programma, nel maggio 2023 la Commissione europea aveva indetto una gara d’appalto per il contratto di sviluppo Iris2 mentre, nell’estate 2023, aveva lanciato un bando di gara per le infrastrutture di terra della costellazione. Nell’aprile di quest’anno è stato deciso che i centri di controllo Iris2 saranno a Tolosa, in Francia, al Fucino, in Italia, e a Bettembourg, in Lussemburgo. L’offerta per l’appalto dello sviluppo è stata presentata a inizio settembre 2024 e, dopo l’annuncio delle decisione a metà novembre, il 16 dicembre sono stati firmati i contratti per la costruzione e le operazioni.
La costellazione fornirà un’infrastruttura di comunicazione sicura per gli enti e le agenzie governative dell’Ue. Questo significa che le comunicazione tra gli utenti, così come i comandi per la gestione dei satelliti e l’infrastruttura di terra saranno protette. Infatti, Iris2 è associato al programma GovSatCom dell’Ue per fornire ai governi comunicazioni sicure.
In parallelo, Iris2 fornirà anche servizi commerciali per l’utenza privata.
L’Ue finanzia Iris2 con 6 miliardi di euro, con una tranche di 2,4 miliardi nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2021-2027; mentre il resto graverà sul bilancio del periodo 2028-2035. Il finanziamento è integrato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) con 500 milioni di euro (sottoscritti nella conferenza ministeriale dell’Esa del novembre 2022) e da investitori privati per 4,1 miliardi.
Il programma fornirà un’ampia gamma di servizi ai governi e ai cittadini europei. Il sistema consentirà la sorveglianza dei confini e delle aree remote, sarà indispensabile per la protezione civile, soprattutto in caso di crisi o catastrofi naturali, migliorerà la fornitura di aiuti umanitari e la gestione delle emergenze marittime, tanto per la ricerca che per il salvataggio. Numerose reti connesse intelligenti, negli ambiti di energia, finanza, sanità, data center, saranno monitorate grazie alla connettività fornita da Iris2, che consentirà inoltre la gestione del traffico aereo, ferroviario e stradale.
È un passo importante che segna l’inizio effettivo dei lavori per l’internet satellitare europeo. Peccato che, almeno per quanto riguarda la clientela privata, il programma sia in catastrofico ritardo rispetto alla concorrenza. La sua operatività è prevista a partire dal 2030, quando sarà in grado di fornire agli utenti non istituzionali gli stessi servizi offerti dalla rete Starlink già operativa in tutta Europa. Da quando si è iniziato a parlare del programma, alla ministeriale Esa del 2022, all’aggiudicazione e firma del contratto sono passati oltre due anni. Un tempo ragionevolmente rapido nell’ambito delle gare europee, ma lunghissimo in un settore in crescita travolgente. Pensiamo che, nel corso del 2024, SpaceX ha lanciato 300 satelliti Starlink modificati per fornire il servizio Direct to Cell, per connettere direttamente i cellulari ai satelliti, un’opzione che sarà disponibile l’anno prossimo. Ed è solo una delle novità nel settore.
Ci auguriamo che Iris2 non nasca già vecchio. Purtroppo lo abbiamo visto succedere con il lanciatore Ariane 6, nuovo. ma obsoleto rispetto alla concorrenza.
Guarda il video di rpesentazione di Iris2 (in inglese):