Nel mosaico di immagini provenienti dalle telecamere di navigazione del rover della Nasa Curiosity vediamo “aloni” di sostrato roccioso leggermente più chiari intorno alle fratture. Queste aree comprendono alte concentrazioni di silice e indicano che al di sotto delle rocce del cratere di Gale l’acqua in forma liquida è stata presente per molto più tempo rispetto a quanto previsto in precendenza. Crediti: Nasa / Jpl-Caltech