Pareva una nana bruna, invece erano due
La sua rivelazione, nel 1994, ha rappresentato la prima prova indiscussa dell’esistenza delle nane brune, una classe di oggetti celesti fino ad allora solo teorizzata. Ora, a distanza di trent’anni, un team di ricercatori del Caltech ha scoperto che Gliese 229B, questo il nome del corpo celeste, è in realtà un sistema di due nane brune. Tutti i dettagli su Nature
Alla ricerca di esopianeti terrestri con atmosfera
Un team di astronomi dell’Università di Chicago ha sperimentato un metodo semplice e preciso per determinare se gli esopianeti hanno o meno un’atmosfera, applicandolo al mondo roccioso Gj 1132 b. Lo studio rappresenta un passo avanti per saperne di più sulla potenziale abitabilità di pianeti lontani ed è stato possibile grazie alle misure del telescopio spaziale James Webb. Tutti i dettagli su ApJ Letters
A Sara Lucatello il premio Columbus per la scienza
Lo scorso 12 ottobre si è svolta la cerimonia di conferimento dei premi “Columbus” promossi dal Rotary Club Firenze Est. Il tradizionale riconoscimento è andato a Salvatore Settis per la cultura, a Marco Bitossi per l’impresa e, per la scienza, a Sara Lucatello, astrofisica all’Inaf di Padova e presidente della European Astronomical Society
Si salvi chi può dal getto di M87
Analizzando alcune immagini della galassia M87 realizzate con Hubble, un team di ricercatori guidati dalla Stanford University si è accorto che le esplosioni stellari dette “novae” sono due volte più comuni in prossimità del gigantesco getto di materiale prodotto dal buco nero supermassiccio che nel resto della galassia. Il meccanismo responsabile del fenomeno è attualmente avvolto nel mistero
Urano per due: Hubble e New Horizons insieme
Il telescopio spaziale Hubble e la sonda New Horizons hanno puntato contemporaneamente gli occhi su Urano, permettendo agli scienziati di fare un confronto diretto tra le immagini del pianeta visto da due punti di vista molto diversi. Questa prospettiva combinata aiuterà gli scienziati a capire meglio cosa aspettarsi dall’acquisizione di immagini di pianeti intorno ad altre stelle con i futuri telescopi