DA ASIAGO IMMAGINI DALLA ISON

Diario di bordo di una cometa

La cometa ISON si trova attualmente tra l’orbita della Terra e di Venere. E’ ancora intatta e più fulgida che mai come si può vedere dalle bellissime immagini che ci arrivano dall’Osservatorio Astrofisico di Asiago.

DEDICATO ALL’ASTRONOMO DI BRERA

Il lander di ExoMars celebra Schiaparelli

Dedicato all’astronomo Giovanni Schiaparelli il lander della missione ExoMars. La decisione presa dall’Agenzia Spaziale Europea su proposta dell’Agenzia Spaziale Italiana che si è fatta portavoce della comunità scientifica italiana, primo firmatario Giovanni Pareschi dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Brera che fu guidato da Schiaparelli per 40 anni. La soddisfazione di Giovanni Bignami, Presidente INAF e Enrico Saggese, Presidente ASI.

LA MISSIONE K2 PER RIATTIVARE IL TELESCOPIO

Kepler potrebbe risorgere

Il telescopio orbitante potrebbe riprendere il suo operato sfruttando un ingegnoso sistema per mantenerlo stabile sfruttando la luce solare. Il cacciatore di esopianeti, lanciato nel 2009, tornerebbe a scrutare nuove porzioni di cielo, cercando soprattutto pianeti molto vicini alla loro stella madre.

UNO STUDIO DA DATI HERSCHEL

Il filamento fa crescere

L’origine dei filamenti non è ancora ben compresa ma oggi è diventato chiaro che essi giocano un ruolo importante nella formazione stellare e le stelle che nascono dentro i filamenti tendono ad essere più massicce di quelle che si formano all’esterno

LO STRANO OGGETTO FOTOGRAFATO DA HUBBLE

Una cometa o un asteroide?

Gli astronomi hanno scoperto un oggetto bizzarro nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove. Sembra una cometa ma è un asteroide dal comportamento atipico: ha sei code e continua a rilasciare polvere a causa di diverse esplosioni. La sua velocità di rotazione è talmente forte che potrebbe sgretolarsi presto.

DAL CALTECH UN MODELLO PER QUELLI PRIMORDIALI

Due buchi neri per una stella che muore

Dal collasso delle stelle supermassicce sarebbero rimasti dei “semi” di forma sferica attorno ai quali avrebbero orbitato frammenti ad alte temperature. Da questi frammenti sono nate le prime coppie di buchi neri, la cui interazione ha poi dato vita a quelli di massa superiore. Lo studio su Physical Review Letters.

LA RICOSTRUZIONE SU NATURE E SCIENCE

Chelyabinsk, l’impatto del secolo

Una palla di fuoco luminosa come trenta soli squarciò il cielo della Russia centrale alle 03:20:32 UTC del 15 febbraio scorso, sprigionando una potenza di oltre 500 chilotoni. Valsecchi (INAF): «Un evento destinato a occupare un posto non meno importante di quello di Tunguska del 1908».