LA RICERCA SU THE PLANETARY SCIENCE JOURNAL

La Luna è meno morta di quel che sembra

Un team di ricercatori dello Smithsonian Institution e dell’Università del Maryland ha scoperto 266 piccole creste sulla faccia nascosta della Luna. La loro formazione, datata a 200 milioni di anni fa, potrebbe essere legata all’attività sismica lunare. Studiare la geologia del nostro satellite è fondamentale per le future missioni spaziali sul nostro satellite

OTTENUTE CON LO SPETTROGRAFO MUSE

Ragnatela cosmica, ecco le immagini in HD

Grazie a uno studio guidato dall’Università di Milano-Bicocca, sono state ottenute le prime immagini del filamento cosmico – risalente a quando l’universo aveva solo due miliardi di anni – che unisce due galassie in formazione. Alla ricerca ha preso parte anche Valentina D’Odorico dell’Inaf di Trieste. Il risultati sono stati pubblicati su Nature Astronomy

TROVATI AMMINOACIDI E BASI AZOTATE DI DNA ED RNA

Nei campioni di Bennu gli ingredienti della vita

Analizzando i campioni dell’asteroide Bennu portati sulla Terra dalla missione della Nasa Osiris-Rex, i ricercatori hanno trovato una grande varietà di molecole organiche e di altre sostanze la cui presenza potrebbe contribuire a fare luce sull’origine della vita. I risultati sono stati pubblicati oggi in due articoli su Nature e Nature Astronomy. Con un commento di John Brucato dell’Inaf di Arcetri

NUOVO APPROCCIO ALLE CURVE DI ROTAZIONE IN ACCORDO CON EINSTEIN

Così è la Via Lattea, relativisticamente parlando

Con l’arrivo della terza release di dati di Gaia, un gruppo di astrofisici dell’Inaf di Torino ha continuato un lavoro cominciato più di quattro anni fa: descrivere i moti delle stelle della nostra galassia utilizzando un approccio strettamente general-relativistico. Un’idea che non necessiterebbe della presenza di materia oscura, almeno in questo contesto. L’intervista a Mariateresa Crosta, coautrice dei due articoli pubblicati lo scorso anno

LO STUDIO È PUBBLICATO SU AGU ADVANCE

All’origine delle sostanze organiche di Cerere

Una recente analisi dei dati raccolti dalla sonda Nasa Dawn ha portato un team di ricercatori guidati dal Max Planck Institute for Solar System Research tedesco a concludere che i “mattoncini della vita” – o per meglio dire i composti alifatici – presenti sulla superficie del pianeta nano siano giunti su Cerere dallo spazio esterno, a seguito d’impatti con asteroidi

PUBBLICATO SUL JOURNAL OF VOLCANOLOGY AND GEOTHERMAL RESEARCH

Pseudocrateri marziani ricreati in cucina

Un esperimento di laboratorio per indagare la formazione di pseudocrateri su Marte e sulla superficie terrestre. Si tratta di strutture coniche simili ai crateri vulcanici, prodotte però da un fenomeno fisico diverso: l’interazione tra la lava superficiale e corpi idrici come laghi e fiumi. L’esperimento non richiede apparecchiature complesse e usa ingredienti presenti in una qualunque cucina. Ma non ripetetelo a casa

ALLO STUDIO HANNO PARTECIPATO ANCHE NUMEROSI ASTRONOMI DELL’INAF

Super-Terra abitabile per una parte dell’anno

Attorno ad Hd 20794, una stella simile al Sole a meno di 20 anni luce da noi, è stato scoperto un pianeta roccioso dall’orbita estremamente eccentrica, al punto da portarlo – nel corso della sua rivoluzione – a entrare e uscire dalla zona di abitabilità, rendendolo un interessante laboratorio naturale per mettere alla prova nuove ipotesi sulla ricerca della vita nell’universo