EMESSI DA UN BUCO NERO SUPERMASSICCIO A 7,5 MILIARDI DI ANNI LUCE DA NOI

Scoperti due getti lunghi 23 milioni di anni luce

Scoperta la più grande coppia di getti emessi da un buco nero mai osservata: si estende per 23 milioni di anni luce, una distanza equivalente a 140 galassie come la Via Lattea, allineate una dopo l’altra. A individuarle è stato il radiotelescopio europeo Lofar. Nel team che ha scoperto queste megastrutture e che ha firmato un articolo apparso oggi sulla rivista Nature ci sono due ricercatori Inaf

RILEVATI VENTI A MILLE CHILOMETRI AL SECONDO

La galassia di Pablo, affamata dal suo buco nero

Le osservazioni effettuate con il telescopio spaziale James Webb di una galassia nell’universo primordiale, 200 miliardi di volte più massiccia del Sole ma apparentemente “morta”, confermano che i buchi neri supermassicci possono privare le galassie che li ospitano del carburante necessario per formare nuove stelle. Tutti dettagli su Nature Astronomy

IL TIMELAPSE DI BEPICOLOMBO

In volo ravvicinato sopra Mercurio

Il 4 settembre scorso la sonda BepiColombo dell’Esa e della Jaxa ha effettuato il flyby più ravvicinato di sempre di Mercurio – e in assoluto di un pianeta – a soli 165 chilometri di distanza dalla sua superficie. Nelle immagini del sorvolo, senza precedenti, sono visibili caratteristiche geologiche che BepiColombo studierà più in dettaglio una volta in orbita attorno al pianeta, nel 2026

TRASMISSIONI FINO A 1 TB AL SECONDO

Internet veloce? Provate i modulatori plasmonici

Particolari modulatori di segnale ottico studiati nei laboratori dell’Eth di Zurigo avrebbero dimostrato di poter raggiungere velocità di centinaia di Gb al secondo nella trasmissione dei dati. Se dovessero funzionare nello spazio, potrebbero essere la nuova frontiera della comunicazione interplanetaria

UNA SOLUZIONE UNIFICATA A DUE QUESTIONI ANCORA APERTE

Lo zampino dell’energia oscura primordiale

Secondo un nuovo studio condotto da fisici del Mit, l’energia oscura “primordiale” potrebbe risolvere due dei più grandi enigmi della cosmologia moderna – la tensione di Hubble e l’elevato numero di galassie brillanti rilevato da Jwst all’alba dell’universo – e colmare alcune importanti lacune nella nostra comprensione di come si è evoluto l’universo primordiale. Tutti i dettagli su Mnras

GETTI DI MATERIA IN TUTTE LE DIREZIONI DALLE STELLE IN FORMAZIONE

Spettacolo pirotecnico ai confini della Via Lattea

Osservate con Webb a un livello di dettaglio senza precedenti dense regioni d’intensa formazione stellare all’interno delle nubi di Digel, a oltre 58mila anni luce dal centro della nostra galassia. Si tratta di regioni di grande interesse per gli astronomi, in quanto la bassa metallicità le rende simili per composizione alle galassie nane e alla Via Lattea primordiale

TANTI PROGETTI DI SUCCESSO, E UN PO’ DI APPRENSIONE PER IL FUTURO

La ricerca astrofisica italiana nel mondo

Con il consenso dell’autrice, Patrizia Caraveo, vi riproponiamo questo commento pubblicato sul Sole 24 Ore sullo stato della ricerca astrofisica del nostro paese nel panorama mondiale. Dai grandi progetti che vedono l’Italia protagonista agli eventi internazionali che si appresta a ospitare, è un momento d’oro. Saremo in grado di tenere il passo?