LO STUDIO È STATO PUBBLICATO SU SCIENCE ADVANCES

Onde di metano sulle rive di Titano

Le rive dei laghi e dei mari di Titano, la luna più grande di Saturno, mostrano segni di erosione dovuta probabilmente all’attività ondosa delle distese liquide di idrocarburi che si trovano sul satellite. È la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricerca del Mit dopo aver sviluppato modelli di erosione con meccanismi analoghi ai laghi terrestri e averli confrontati con le immagini riprese dalla sonda Cassini

INTERVISTA A RAFFAELE SILVESTRI DELL’UNIVERSITÀ DI VIENNA

L’entanglement misura la rotazione terrestre

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Vienna ha condotto un esperimento pionieristico che ha permesso di misurare l’effetto della rotazione della Terra su fotoni entangled. Il lavoro, pubblicato su Science Advances, rappresenta un risultato significativo che spinge i confini della sensibilità alla rotazione nei sensori basati sull’entanglement quantistico. Ne abbiamo parlato con il primo autore, Raffaele Silvestri

SONO I PRIMI CAMPIONI RACCOLTI SUL LATO NASCOSTO DELLA LUNA

Chang’e 6 è rientrata sulla Terra con rocce lunari

La capsula è atterrata oggi a Siziwang Banner, nella Mongolia interna, alle 8:07 ora italiana. La Cina diventa così il primo paese al mondo ad aver portato sulla Terra campioni dal lato nascosto della Luna.

LO STUDIO È PUBBLICATO SU ASTRONOMY & ASTROPHYSICS

Cinque nane brune per la coppia Gaia e Gravity

Rilevare oggetti deboli vicino a stelle luminose è incredibilmente difficile. Eppure, combinando i dati del telescopio spaziale Gaia con le eccellenti capacità dello strumento Gravity dell’Eso, gli scienziati ci sono riusciti, rilevando il segnale di compagne finora sconosciute di otto stelle. Questa tecnica apre la strada alla possibilità di catturare immagini di pianeti che orbitano vicino alle loro stelle ospiti

INDIVIDUATE CON LO SPETTROGRAFO HARPS-N MONTATO AL TNG

Tre potenziali super-Terre attorno a una stella vicina

In orbita attorno alla stella arancione Hd 48948, situata a circa 55 anni luce da noi, sono state scoperte grazie allo spettrografo Harps-N tre candidate super-Terre. Si tratta del sistema planetario a noi più vicino, fra quelli con una stella ospite simile al Sole, nel quale sia presente una super-Terra in zona abitabile. Fra gli autori dello studio, guidato da Shweta Dalal dell’Università di Exeter, c’è anche Luca Malavolta dell’Università di Padova

MAI VISTE PRIMA LE PROPRIETÀ INTERNE DI UNA GALASSIA COSÌ LONTANA

Jwst osserva antichissimi ammassi stellari

Gli ammassi stellari osservati con il telescopio spaziale James Webb in una galassia a soli 460 milioni di anni dopo il Big Bang potrebbero essere i progenitori degli ammassi globulari che popolano le galassie odierne. È il risultato di un gruppo di ricerca internazionale a cui partecipano anche Eros Vanzella e Matteo Messa dell’Istituto nazionale di astrofisica, pubblicato oggi su Nature

IL NOSTRO PIANETA NON CORRERÀ ALCUN RISCHIO

Doppio passaggio in coincidenza con l’Asteroid Day

Fra il 27 e il 29 giugno due asteroidi si troveranno alla minima distanza dalla Terra: 2011 UL21 e 2024 MK. Il primo, di dimensioni chilometriche, si troverà ad alcuni milioni di km dalla Terra, mentre il secondo – circa dieci volte più piccolo – passerà all’altezza dell’orbita lunare. Entrambi diventeranno molto luminosi per essere dei piccoli asteroidi e, pur restando invisibili a occhio nudo, potranno essere visti anche con piccoli telescopi e fotografati con modesti teleobiettivi