LO STUDIO È IN USCITA SU APJ LETTERS

Eppur si muove, ai confini della materia oscura

Sviluppando una nuova tecnica che consente di misurare le curve di rotazione delle galassie tramite il fenomeno della lente gravitazionale debole, un nuovo studio dimostra che le velocità di rotazione rimangono inaspettatamente costanti anche a distanze molto grandi dal centro. Un risultato in linea con le previsioni della teoria della gravità modificata, che non contempla la presenza di materia oscura nell’universo. Fra gli autori dello studio, Federico Lelli dell’Inaf di Arcetri

I RISULTATI PRESENTATI AL 244ESIMO MEETING DELL’AAS

L’universo primordiale di Webb è esplosivo

Il programma osservativo Jades , basato sui dati del telescopio spaziale Webb, sta rilevando esplosioni di supernova quando l’universo aveva meno di due miliardi di anni. Le luci di queste esplosioni sono apparse confrontando le immagini di Webb a distanza di un anno, e per ora si confermano buone candele standard anche ad altissimo redshift

TESS RILEVA UN BURST DI LUMINOSITÀ EQUIVALENTE A CENTO GALASSIE

Osservato il più piccolo di una coppia di buchi neri

Diversi gruppi di ricerca avevano già confermato la presenza di due buchi neri al centro della galassia Oj 287, a circa quattro miliardi di anni luce dalla Terra, suggerita per la prima volta dagli astronomi dell’Università di Turku, in Finlandia. Un nuovo studio mostra come le osservazioni satellitari condotte nel 2021 abbiano rivelato per la prima volta il buco nero più piccolo della coppia. Tutti i dettagli su ApJ Letters

NEL FRATTEMPO VOYAGER 1 HA RIPRESO A FUNZIONARE AL CENTO PER CENTO

Hubble si dovrà accontentare d’un solo giroscopio

Accertata l’impossibilità di continuare a utilizzarlo in modalità standard, vale a dire con tre giroscopi, la Nasa ha annunciato che Hubble – in “safe mode” dallo scorso 24 maggio – riprenderà le operazioni scientifiche in “one-gyro mode”, cioè con un giroscopio soltanto, tenendo come scorta l’unico altro ancora funzionante. Le osservazioni scientifiche non dovrebbero subire ripercussioni significative

LA SIMULAZIONE FA PARTE DEL PROGETTO OPENUNIVERSE

Vera Rubin e Nancy Roman, il cielo a confronto

Ecco come vedranno la stessa porzione di cielo il telescopio spaziale Nancy Grace Roman, il cui lancio è previsto per il 2027, e il telescopio Vera Rubin, in costruzione in Cile e operativo nel 2025. Una simulazione che dovrebbe servire a comprendere meglio come i due telescopi, diversi per capacità e collocazione, aiuteranno a indagare la natura della materia oscura

UN PIANETA “PUFFY” INASPETTATO

Phoenix si tiene ben stretta la sua atmosfera

Soprannominato Phoenix, l’esopianeta Tic 365102760 b, in orbita intorno a una gigante rossa, ha stupito gli scienziati con la sua atmosfera “puffy”. A causa dell’intensa radiazione della sua stella, infatti, si pensava che il pianeta fosse ormai ridotto a una nuda roccia. Pubblicata su The Astronomical Journal, non è che l’ultima di una serie di scoperte che sollecitano a ripensare la fine di questi mondi in ambienti estremi

LA RICERCA PUBBLICATA SU NATURE ASTRONOMY

Una nube glaciale, non proprio passeggera

Secondo uno studio guidato dalla Boston University, tra i 2 e i 3 milioni di anni fa il Sistema solare avrebbe incontrato turbolenze su scala galattica, scontrandosi con una densa nube interstellare e lasciando il nostro pianeta temporaneamente privo della protezione dell’eliosfera. Un evento che potrebbe aver alterato il clima e l’evoluzione della Terra, contribuendo a importanti glaciazioni