A GARCHING, IN GERMANIA, LA FIRMA DELL’ACCORDO

Via libera ad Andes, alla ricerca di vita su altri mondi

Oggi Eso ha firmato l’accordo con un consorzio internazionale guidato da Inaf per la progettazione e la costruzione di Andes, uno strumento di altissima tecnologia che sarà installato su Elt. Andes verrà utilizzato per cercare segni di vita negli esopianeti e studiare le prime stelle che si sono accese nell’universo, oltre che per testare le variazioni delle costanti fondamentali della fisica e misurare l’accelerazione dell’espansione dell’universo

AVVENUTA QUANDO L’UNIVERSO AVEVA APPENA 740 MILIONI DI ANNI

Webb rileva la più lontana fusione di buchi neri

Un team internazionale di astronomi ha utilizzato il telescopio spaziale James Webb per trovare le prove di una fusione tra due galassie – e i rispettivi buchi neri supermassicci – avvenuta quando l’universo aveva solo 740 milioni di anni. Si tratta della più lontana rilevazione di fusione di buchi neri mai ottenuta e della prima volta che questo fenomeno è stato rilevato così presto nell’universo. Lo studio su Mnras

IL CIELO DEL MESE DI GIUGNO

Ammassi globulari d’estate

Giugno è il mese dell’inizio dell’estate astronomica. Ma è anche un ottimo mese per sfruttare le poche ore di buio e osservare tantissimi ammassi globulari. Solo contando quelli catalogati da Messier, se ne vedono 27 sopra l’orizzonte. Per chi ha la possibilità di osservare al telescopio, non fatevi scappare i più luminosi e sicuramente M13, nella costellazione di Ercole, visibile anche con un binocolo

NUOVE TECNOLOGIE PER L’ASTRONOMIA DIURNA

In pieno giorno, a guardar le stelle

Gli astronomi della Macquarie University, con il loro telescopio ottico multi-obiettivo Huntsman, hanno sperimentato una nuova tecnica per osservare gli oggetti celesti durante il giorno, che potrebbe consentire il monitoraggio nel visibile dei satelliti 24 ore su 24 e migliorare notevolmente la sicurezza sulla Terra e nello spazio

UN RISULTATO UTILE PER LO SVILUPPO DI DISPOSITIVI BIOFOTONICI INNOVATIVI

Cellule di lievito come microlenti biologiche ottiche

Una ricerca condotta dall’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Cnr di Pozzuoli, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dimostra che cellule biologiche possono essere modificate per comportarsi come microlenti ottiche. Lo studio pubblicato sulla rivista Advanced Optical Materials potrebbe rivoluzionare il campo della diagnostica medica

JWST HA STUDIATO LA COMPOSIZIONE CHIMICA DI 59 OGGETTI TRANSNETTUNANI

Ghiacci di CO2 e CO al confine del Sistema solare

Per la prima volta sono stati osservati ghiacci di anidride carbonica e monossido di carbonio su oggetti transnettuniani nelle zone più lontane del Sistema solare. La scoperta è stata possibile grazie alle capacità spettrali nell’infrarosso del James Webb Space Telescope, che ha analizzato la composizione chimica di 59 oggetti transnettuniani e centauri. Tutti i dettagli su Nature Astronomy

SCENARIO ALTERNATIVO AL MODELLO STANDARD

Se la materia oscura interagisce con sé stessa

La materia oscura potrebbe avere proprietà collisionali. Ad avanzare l’ipotesi è uno studio della Sissa di Trieste che, grazie alle simulazioni, ha fornito una possibile spiegazione di quanto osservato in El Gordo, un gigantesco ammasso di galassie in collisione. La ricerca, pubblicata su A&A, fornisce un importante supporto allo scenario della “self interacting dark matter”, un modello alternativo a quello standard