REPORTAGE DALL’OSSERVATORIO STORICO DOVE “SONO MORTI I MARZIANI”

Pic du Midi: un’oasi sospesa tra i Pirenei e il cielo

A 2.877 metri sul livello del mare, sul versante francese dei Pirenei, l’Osservatorio del Pic du Midi gode di uno dei cieli più stabili e scuri d’Europa. Luogo iconico nella storia dell’astronomia, dalle osservazioni di Marte che smentirono la celebre teoria dei “canali” all’inizio del secolo scorso fino all’invenzione della coronografia, oggi propone un interessante mix tra ricerca scientifica e astroturismo

INDAGINE SAGA, SISTEMI A CONFRONTO

La Via Lattea è una galassia speciale?

Iniziato nel 2013, il programma Saga (Satellite Around Galactic Analogs) studia i sistemi galattici come la Via Lattea e ora ha in corso di pubblicazione tre studi che forniscono nuove informazioni sull’unicità del sistema della nostra galassia, dopo aver completato il censimento di 101 sistemi satellitari a esso simili

GRAZIE ALLE RIPRESE DEL CORONOGRAFO METIS A BORDO DI SOLAR ORBITER

Ecco come si propaga la turbolenza nel vento solare

Un gruppo internazionale coordinato da ricercatori Inaf è riuscito a osservare la propagazione dei moti turbolenti del vento solare dalle zone più interne della corona del Sole fino allo spazio. Lo studio, a cui hanno collaborato anche ricercatori e ricercatrici di Asi, Cnr e delle Università di Firenze, Padova, Urbino, Genova, Catania, Palermo e della Calabria, è stato pubblicato oggi su ApJ Letters

OLTRE 1,5 MILIARDI DI OGGETTI E 500 TB DI DATI SCIENTIFICI

La più grande mappa infrarossa della Galassia

Oggi è stata pubblicata un’enorme mappa a infrarossi della Via Lattea contenente più di 1,5 miliardi di oggetti, la più dettagliata mai realizzata. Utilizzando il telescopio Vista a Paranal, nel nord del Cile, gli astronomi hanno monitorato le regioni centrali della nostra galassia per oltre 13 anni. Con 500 terabyte di dati, questo è il più grande progetto osservativo mai realizzato con un telescopio dell’Eso

INAUGURATA OGGI IN GERMANIA LA NUOVA FACILITY DI ESA E DLR

Se volete la Luna, andate a Colonia

Si chiama LUNA, è un simulatore di ambiente lunare e i suoi 700 metri quadrati – contenenti 900 tonnellate di grani e rocce vulcaniche di origine basaltica lavorate ad hoc e un simulatore del Sole che ne imita i cicli del giorno e della notte così come si alternano sul nostro satellite – sono da oggi a disposizione di agenzie spaziali, università, ricercatori, industria spaziale, start-up e piccole e medie imprese di tutto il mondo

CREATI IN LABORATORIO ALCUNI COMPOSTI DELLO ZOLFO RITENUTI BIOFIRME FORTI

Non è tutta vita quella che puzza

Ricreare in laboratorio ambienti analoghi alle atmosfere esoplanetarie, favorire al loro interno reazioni chimiche attivate dalla luce e ottenere molecole ritenute tra i più forti indicatori della presenza di vita extraterrestre. È quanto ha fatto un team di ricercatori dell’Università del Colorado a Boulder. Lo studio, pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, limita il ruolo di tali sostanze come biofirme

OSCILLAZIONI NELL’ORBITA DEL PIANETA POTREBBERO RIVELARNE IL PASSAGGIO

Nell’orbita di Marte, indizi di materia oscura

Una delle teorie formulate per spiegare la misteriosa natura della materia oscura prevede che questa abbia le sembianze di buchi neri primordiali. Secondo un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, per verificare questa ipotesi bisognerebbe monitorare Marte, la cui orbita potrebbe essere perturbata dal passaggio di questi buchi neri microscopici. Tutti i dettagli su Physical Review D