IL MODELLO POTREBBE RISOLVERE LA TENSIONE DI HUBBLE

E se anche l’universo ruotasse?

Uno studio pubblicato su Mnras propone che l’universo ruoti, anche se in modo estremamente lento: ogni 500 miliardi di anni. L’ipotesi non sembra violare nessuna delle leggi fisiche conosciute e potrebbe spiegare perché le misurazioni dell’espansione dell’universo non sono concordi. Ora occorre un modello computazionale della teoria, così come un modo per individuare i segni di questa lenta rotazione

COME LE INCRESPATURE PRODOTTE DA UN SASSO LANCIATO IN UNO STAGNO

Nero shocking: onde d’urto da buchi neri stellari

I buchi neri, anche quelli relativamente piccoli, lasciano nello spazio impronte significative, che si estendono ben oltre le regioni immediatamente vicine. Da una ricerca condotta con il radiotelescopio MeerKat emerge infatti che i buchi neri di massa stellare emettono potenti getti d’energia che generano, a loro volta, enormi onde d’urto, arrivando così a scolpire lo spazio circostante e a influenzare i dintorni galattici

A 223 MILIONI DI CHILOMETRI DALLA TERRA

Tête-à-tête di Lucy con Donaldjohanson

Lucy ha completato con successo il sorvolo dell’asteroide Donaldjohanson, il più piccolo tra gli obiettivi della missione. Le prime immagini, catturate dallo strumento L’Lorri e trasmesse a Terra nei giorni scorsi, mostrano un corpo celeste dalla forma bilobata e dalla geologia complessa. Il prossimo appuntamento in agenda è con il troiano di Giove Eurybates e il suo satellite Queta, previsto per il 2027

IL PASSATO DI MARTE NEI DATI DI CURIOSITY E PERSEVERANCE

Nuove rivelazioni sull’abitabilità di Marte

Siderite, ma anche trachibasalto e trachiandesite. Minerale carbonatico il primo, rocce ignee le seconde. Sono le sostanze rilevate su Marte dai rover Curiosity e Perseverance. Due studi recentemente pubblicati su Science e Science Advances riportano i dettagli di queste scoperte, offrendo nuove informazioni sull’evoluzione geologica del pianeta e sul suo antico potenziale di ospitare la vita

35 ANNI DI MERAVIGLIE COSMICHE

Buon compleanno Hubble!

Lanciato in orbita il 24 aprile 1990 a bordo dello Space Shuttle Discovery, il telescopio spaziale Hubble ha rivoluzionato l’astronomia moderna e continua ancora oggi a scrutare il cosmo con occhi attenti, regalandoci scorci senza precedenti della nostra galassia e oltre. E per festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno, la Nasa e l’Esa hanno organizzato una serie di eventi e iniziative speciali

È LA TERZA FOTO DI UNA SERIE CHE RIVISITA GLI SCATTI DI HUBBLE

Un pilastro della Nebulosa Aquila rivisitato

Presentata sotto una nuova veste una regione della Nebulosa Aquila immortalata da Hubble vent’anni fa. Lo scatto, che mostra un pilastro di gas e polveri scolpito dalla radiazione e dai venti delle stelle in formazione, è stato elaborato utilizzando tecniche innovative. L’uscita di questa immagine rientra in un’iniziativa organizzata dall’Esa per celebrare i 35 anni di attività di Hubble

LO STUDIO È PUBBLICATO SU THE ASTROPHYSICAL JOURNAL

Un’onda di elio-3 investe Solar Orbiter

Nell’autunno del 2023 Solar Orbiter rilevò un’onda di particelle energetiche solari particolarmente ricca di elio-3, un isotopo raro dell’elio. Si è trattato dell’emissione solare con la più alta concentrazione di elio-3 mai osservata. L’origine sarebbe un buco coronale, ma il meccanismo di accelerazione delle particelle è ancora sconosciuto, così come risulta inusuale la composizione di ioni presenti nell’emissione