SALAMOIE TEMPORANEE POTREBBERO AVER PLASMATO LA LORO GEOMORFOLOGIA

All’origine della texture dei mondi senz’aria

Secondo un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista The Planetary Science Journal, a produrre alcune delle caratteristiche di superficie osservate su Vesta, Cerere ed Europa potrebbero essere state salamoie temporanee derivate dallo scioglimento di ghiaccio sotto-superficiale in seguito a impatti meteorici. La ricerca rafforza le ipotesi sulla presenza di acqua nel sottosuolo di corpi apparentemente inospitali del Sistema solare

NUOVO PROGETTO FINANZIATO DALLA NATIONAL SCIENCE FOUNDATION

Tempeste solari estreme negli anelli degli alberi

Studiare gli anelli degli alberi è come leggere una cronaca dettagliata dell’attività solare e cosmica degli ultimi millenni. Un progetto di ricerca della West Virginia University si propone di capire meglio l’affidabilità delle tracce presenti in diverse specie arboree, contribuendo così a fronteggiare eventuali eventi spaziali estremi che potrebbero rappresentare un pericolo per i satelliti e le telecomunicazioni

STUDIO DELL’INAF E DELLE UNIVERSITÀ DI BOLOGNA E DELL’INDIANA

Prima analisi cinematica in 3D d’ammassi globulari

Uno studio pubblicato oggi su A&A riporta nuove informazioni sulla formazione e l’evoluzione delle popolazioni stellari negli ammassi globulari, agglomerati compatti di stelle di forma sferica. L’articolo scientifico riporta un’osservazione dettagliata del movimento delle stelle all’interno di questi agglomerati sferici, e offre la prima analisi cinematica 3D di 16 ammassi globulari nella nostra galassia

IL PROGETTO RECAP A GUIDA DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA

Dieci milioni di euro per studiare i misteri del cosmo

Presentato da un team di quattro scienziate, di cui tre italiane, il progetto Recap ha vinto un finanziamento dal Consiglio europeo della ricerca (Erc) per studiare un periodo fondamentale della storia dell’universo, la cosiddetta era della reionizzazione. Laura Pentericci (Inaf): «Affronteremo uno dei misteri dell’astrofisica moderna combinando le nostre capacità complementari»

ALLE 14.45 DI MARTEDÌ 5 NOVEMBRE L’ATTRACCO ALLA ISS

Codex in viaggio verso la Stazione spaziale

È partito nella notte dal Kennedy Space Center della Nasa il nuovo carico di rifornimento per la Stazione spaziale internazionale. Oltre a cibo e attrezzatura per l’equipaggio, la navicella Dragon SpaceX consegnerà nuovi esperimenti, tra cui il coronografo Codex, per esaminare il vento solare e la sua formazione. Silvano Fineschi dell’Inaf era presente al lancio

DESI PORTA NUOVI INDIZI A SOSTEGNO DI QUESTA IPOTESI

Buchi neri come fonte dell’energia oscura

I dati del primo anno della survey di Desi mostrano che la densità dell’energia oscura è aumentata nel tempo. Secondo un gruppo di ricercatori, questo sarebbe un indizio convincente a sostegno dell’ipotesi che l’energia oscura sia generata dai buchi neri, poiché l’aumento osservato è in linea con l’aumento del numero e della massa dei buchi neri stessi. Tutti i dettagli su Journal of Cosmology and Astroparticle Physics

NELL’UNIVERSO PRIMORDIALE, AL DI LÀ DEL LIMITE DI EDDINGTON

Mai s’era visto un buco nero ingozzarsi così

Scoperto un piccolo buco nero supermassiccio che sembra consumare materia a una velocità oltre quaranta volte superiore al limite teorico. Lo studio è stato condotto su osservazioni compiute con Webb e Chandra da un team, guidato da Hyewon Suh (Gemini/Nsf NoirLab), del quale fanno parte anche Federica Loiacono, Giorgio Lanzuisi, Stefano Marchesi e Roberto Decarli dell’Istituto nazionale di astrofisica