A MENO DI DUEMILA ANNI LUCE DA NOI

Buco nero stellare record: ben 33 masse solari

Grazie al telescopio spaziale Gaia dell’Esa, è stato scoperto il buco nero di origine stellare più massiccio a oggi noto nella nostra galassia. È dormiente, è il secondo buco nero noto più vicino alla Terra, a una distanza di 1926 anni luce, e pesa circa 33 masse solari. Si trova in un sistema binario con una stella compagna vecchia 11 miliardi di anni. Con i commenti del primo autore dello studio, Pasquale Panuzzo, di Reggio Calabria

IN OCCASIONE DELLA SCOPERTA DI BH3, RIPERCORRIAMO LA STORIA DI LB-1

Che fine ha fatto il buco nero da 70 masse solari?

Questa mattina è stata annunciata la scoperta di un buco nero stellare di 33 masse solari, presentato come il più massiccio a oggi noto nella Via Lattea. Ma nel 2019 su Nature era stata data notizia di un altro buco nero stellare, sempre nella nostra galassia, di 70 masse solari. Che fine ha fatto? Come mai è stato spodestato? Per capirlo, abbiamo intervistato l’astrofisico Mario Lattanzi dell’Inaf di Torino, coautore di entrambe le scoperte

C’È ANCHE UNA DELLE SERIE PIÙ LUNGHE AL MONDO DI OSSERVAZIONI METEOROLOGICHE

A Brera, un tesoro inventariato

Attesissimo dagli studiosi, è ora online il nuovo inventario dell’Osservatorio astronomico dell’Inaf di Brera. Frutto di un lavoro di riordino e inventariazione pluridecennale curato da Agnese Mandrino e Raffaella Gobbo, con la collaborazione di esperti informatici, storici della scienza e astronomi, contiene 1400 cartelle colme di documenti e registri

LO STUDIO È PUBBLICATO SU NATURE ASTRONOMY

La causa di Boat? Il collasso di una stella massiccia

Un team guidato dalla Northwestern ha confermato che Boat — il lampo gamma più brillante di sempre — è stato causato dal collasso di una stella massiccia in rapida rotazione. Dal confronto dei dati di Jwst e di Alma, il team non è riuscito a trovare evidenze degli elementi pesanti che si pensava potessero originarsi da questi Grb e ha scoperto che all’origine c’è stata una supernova “normale”

DATI OSSERVATIVI E SIMULAZIONI SVELANO LA STORIA DELLA LUNA

Così la Luna si è capovolta

Combinando sofisticate simulazioni e dati osservativi, un team internazionale di scienziati guidati dalla Università dell’Arizona ha trovato le prove a sostegno del ribaltamento del mantello della Luna, un processo secondo cui la materia che inizialmente formava la sua superficie è sprofondata nel mantello, per poi tornare in superficie sotto forma di lava, oggi in forma solidificata. I dettagli su Nature Geoscience

SCONTRO TRA STELLE RISOLVE UN MISTERO CELESTE

Magnifica nebulosa con una storia violenta

Le stelle del sistema Hd 148937, a circa 3800 anni luce dalla Terra nella direzione della costellazione Regolo, erano inizialmente tre, fino a che due di esse non si sono scontrate e fuse. Questo evento violento ha prodotto la nube circostante e ha modificato per sempre il destino del sistema. È quanto emerge dalle nuove osservazioni condotte al Vlt dell’Eso, riportate oggi su Science

LO STUDIO È PUBBLICATO SU NATURE CLIMATE CHANGE

Fondono le calotte, affogano le meteoriti

Utilizzando l’intelligenza artificiale, osservazioni satellitari e proiezioni dei modelli climatici, un team di ricercatori svizzeri e belgi ha calcolato che per ogni decimo di grado di aumento della temperatura globale dell’aria, scompaiono in media quasi 9mila meteoriti dalla superficie della calotta glaciale